Porto Santo e Lisbona

"Porto Santo è un'isola portoghese della regione autonoma di Madera. Situata nell'Oceano Atlantico, a 50 km a nord-est dall'isola di Madera, l'isola è lunga dieci chilometri e larga sei. La spiaggia color oro si estende per nove chilometri, ideale per gli amanti delle passeggiate lungo mare e del puro relax. Lisbona è la vivace capitale del Portogallo, apprezzata per i suoi colori, i monumenti artistici e per la movida del Bairro Alto. Il combinato Lisbona – Porto Santo è un'idea originale per chi ama coniugare scoperta, divertimento, sole e benessere."

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Porto Santo è una delle isole più belle d’Europa, che si erge a 50 km dalla punta nord-orientale dell’isola di Madeira. È la più bella di due isole abitate dell’arcipelago di Madeira ed è stata rinominata l’Isola d’Oro per via della lunga striscia di sabbia e per il colore ocra del suolo. Una spiaggia bellissima di 9 km di sabbia fine, morbida come seta e dorata, bagnata da un oceano blu come il turchese, domina quest’isola lunga 11 km e larga 6, che attira un gran numero di vacanzieri sulle sue sponde. È una meta sempre più richiesta anche grazie al clima, che è mite per tutto l’anno, mentre la temperatura dell’acqua oscilla tra i 17 e i 22°C e dunque Porto Santo non perde mai il suo fascino. Scoperta ufficialmente nel 1418 dai marinai portoghesi João Gonçalves Zarco e Tristão Vaz Teixeira, l’isola di Porto Santo fu la prima scoperta portoghese oltremare e fu abitata immediatamente. Il vento aveva spinto i marinai fuori rotta mentre andavano ad esplorare le coste occidentali dell’Africa e pare che l’isola di Porto Santo diede loro un approdo sicuro: da qui il suo nome. Nel 1446 Enrico il Navigatore ne nominò governatore Bartolomeu Perestrelo, dando così all’isola il diritto di passare alla storia. La figlia di Perestrelo avrebbe dovuto sposare Cristoforo Colombo, che visse brevemente sull’isola. La storia non è stata tenera con Porto Santo, che ha dovuto subire incursioni frequenti da parte di pirati francesi, marocchini, turchi e algerini. Gli abitanti furono derubati e depredati per secoli senza pietà, e spesso non riuscivano nemmeno a trovare rifugio sulle montagne a nord e est. E la mancanza di pioggia e lunghi periodi di siccità hanno causato gravi perdite agli isolani, danneggiando l’agricoltura e alimentando l’emigrazione. La vegetazione è rada e la scarsa agricoltura praticata si concentra nelle aree centrali e meridionali, mentre al nord si trovano delle aree boschive, per quanto piccole. Il paesaggio lungo la costa settentrionale dell’isola è completamente diverso da quello della costa meridionale. Montagne accidentate con pareti a strapiombo nel mare, contrastano con la distesa piatta di spiaggia del lato meridionale, ma offrono panorami impressionanti ed esempi interessanti di rocce vulcaniche. Porto Santo è un’isola di pace ineguagliabile e tranquillità, ideale per una vera vacanza rilassante vicino al mare e dove le folle e il vocio tipici delle località turistiche sono incredibilmente assenti. Sebbene nei mesi estivi il flusso turistico aumenti, e di conseguenza le varie forme di animazione organizzata, è sempre possibile trovare un angolino di spiaggia riparato, un metro quadrato di sabbia dove distendere il telo da mare senza nessuno che spinga.....

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Cosa Vedere

Considerato che l’isola è piccola, vi sono un numero sorprendete di posti interessanti da vedere e di panorami da ammirare. L’attrazione principale dell’isola è senz’altro la spiaggia, ma si aggiungono diverse attrattive naturali ed attività a disposizione di turisti più energici. Il paesaggio è di per sé motivo di attrazione e dunque l’amministrazione comunale ha previsto numerosi percorsi protetti da steccati (veredas) per camminare lungo le montagne, cosicché i turisti possono ammirare i panorami sorprendenti offerti dall’isola. Pico do Castelo è un punto di partenza ideale e garantisce una veduta pressoché totale dell’isola. Rovine di una fortezza del XVI secolo e un canyon solitario testimoniano degli attacchi dei pirati e dei tentativi disperati della popolazione di cercare rifugio sulle montagne. Ai piedi di questa montagna si trova il museo Cardina, nel paesino di Camacha, che ospita una collezione curiosa di antichi mulini in miniatura e di torchi per il vino, e si può anche effettuare un assaggio corroborante del forte vino locale che darà energia lungo la camminata. Da Pico da Ana Ferreira si apprezza un panorama completo sulla città; l'isoletta Ilhéu de Flora e la favolosa Pedreira do Pico da Ana Ferreira, dove si sono dissotterrate le colossali colonne di basalto scolpite, rivelano quel fenomeno naturale che i locali chiamano il “piano”. Anche dal belvedere del Pico do Facho, la montagna più alta dell'isola, il panorama è straordinario. Prende il nome dai fari accesi sulla sua sommità per proteggersi dalle incursioni nemiche, e i visitatori sono invitati ad esplorare le valli della Serra de Fora e della Serra de Dentro lungo i versanti esterni: passeggiate panoramiche, scorci mozzafiato di insenature nascoste e tracce della potenza dell'Atlantico che si infrange con forza contro le scogliere saranno la ricompensa. Se avete voglia di un picnic, Morenos è il luogo ideale, situato com'è in un'area ricca di vegetazione tra la cima di Ana Ferreira e Ponta da Canavieira dove si trova un'area attrezzata con barbecue (viene fornito il legno per alimentarlo). Perfetto per un momento di relax. E poi un tuffo corroborante nelle acque cristalline della piccola insenatura nascosta di Zimbralinho, dove la trasparenza della acqua ricompensa ampiamente per la mancanza di sabbia. Fonte da Areia, che era una volta una sorgente di quella che veniva considerata l'acqua minerale più buona dell'isola, costituisce un'altra opportunità di meravigliarsi davanti ai fenomeni della natura. La sorgente è scomparsa ma gli effetti dell'erosione del vento sulle rocce sabbiose, che nel tempo ha creato centinaia di nicchie scavate sul lato della montagna, ha prodotto un'opera d'arte naturale di grande fascino. Lasciato alle spalle il paesaggio naturale più arido, e per soddisfare altrove il desiderio di vegetazione, si può visitare il lussureggiante giardino della Quinta das Palmeiras, che ospita una collezione di uccelli esotici tra i quali cigni, tucani, emù e pappagalli. I suoi ruscelli tranquilli e i giardini aromatici assicurano un fresco rifugio dal sole e dalla sabbia. Per quanto piccola, anche la minuscola capitale Vila Baleira vanta la sua fetta di attrattive. A parte la varietà di negozi, dai ristoranti ai caffè, ai bar e alle famose pasticcerie, le stradine alberate con palme e buganvillea sono l’ideale per passeggiate piacevoli e rilassanti. I ristoranti abbondano, e dunque vi sono moltissime opportunità per assaggiare le specialità dell’isola, come per esempio le polpette di manzo cotte alla griglia su una foglia di alloro e bagnate con burro d’aglio, oppure il famoso “bolo de caco”, un pane di patate dolci servito anch’esso con burro all’aglio. Una passeggiata lungo le banchine permette di ammirare l’artigianato locale come i cesti che i residenti usano per mostrare le merci, cappelli, ornamenti e cinture realizzate con materiali del luogo quali conchiglie, foglie di palma, canne e argilla. Chi ama storia e cultura può recarsi al museo dedicato a Cristoforo Colombo, nella casa che lui abitò, e che mira a ricreare la vita da lui condotta sull’isola, oltre ad esporre numerosi suoi ritratti. Gli splendidi pannelli di mattonelle della seicentesca chiesa di Nossa Senhora da Piedade, accanto al museo, meritano anch’essi una visita.

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